Nella foto, da sinistra: Edoardo Raspelli, Alessandro Colletta, Maura Anastasia, Davide Casati, Angela Vitali
Grazie alle novità introdotte quest’anno per la Festa del Moscato di Scanzo e dei sapori scanzesi, oltre alla marea di ospiti speciali che interverranno, ci si aspetta di superare i 30mila visitatori del 2014
Visto il voluminoso materiale stampa distribuito e sentiti i numerosi autorevoli interventi all’incontro a Oriocenter per la presentazione della decima edizione della “Festa del Moscato di Scanzo e dei Sapori scanzesi” (3-6 settembre), c’è da credere che si potranno quest’anno superare i 30mila visitatori affluiti lo scorso anno per le vie e le piazze della frazione di Rosciate (Bg), centro della festa. Già 30mila è un numero ragguardevole, ma le novità introdotte quest’anno (grazie anche a più intense collaborazioni con associazioni e singoli cittadini), nonché l’allargamento degli spazi visitabili, lasciano pensare che i 30mila si possano superare.
«Vino, sport e spettacolo - ha detto l’assessore alla Promozione, Angela Vitali - sono i cardini della manifestazione. Diverse novità si aggiungono alle iniziative confermate degli anni precedenti: più degustazioni guidate, anche in collaborazione con Slow Food; uno show cooking del noto chef Francesco Gotti, che preparerà per la circostanza un raviolo al Moscato di Scanzo; un’area apposita per i bambini e il loro divertimento; una fattoria didattica con annesso un orto botanico che noi riteniamo il più grande d’Italia; cinque nuove casette dedicate al ristoro a km 0, gestite da produttori e ristoratori scanzesi; una nuova maglietta simbolo della festa, con un logo scelto tramite un concorso di idee; la presenza di opere d’arte di artisti italiani lungo i vari percorsi e all’oratorio».
A dare maggiore risonanza alla festa in sede nazionale ecco la scelta di tre testimonial piuttosto noti al grande pubblico: il giornalista e conduttore televisivo Edoardo Raspelli - vincitore del sondaggio di Italia a Tavola sul Personaggio dell'anno 2014 per la categoria Opinion leader -che ha preso la parola ricordando come sono ancora troppi gli italiani che non conoscono il nettare prodotto a Scanzo, la show girl e conduttrice televisiva Filippa Lagerback, l’attrice e fotomodella Maura Anastasia. Nella prima serata del giovedì, come tradizione, sarò presente la squadra della Foppa Pedretti, con alcuni giocatori dell’Atalanta e alcuni campioni dello sci.
Dopo gli interventi del presidente di Oriocenter Giancarlo Bassi, dei sindaci di Orio Alessandro Colletta e di Scanzorosciate Davide Casati, nonché della presidente del Consorzio Moscato, Angelica Cuni, del responsabile artistico Damiano Fustinoni, dell’architetto Massimiliano Mandarini e di Enrico Radicchi per Slow Food, si è passati dalle parole ai fatti: una simpatica gara di spremitura delle uve a piedi nudi tra la fotomodella Anastasia, il sindaco di Orio e quello di Scanzorosciate. Per la statura e la mole, quindi per la maggiore capacità di spinta, ha senza dubbio vinto il sindaco di Orio. Quindi – cerimoniere il Capitano del Palio del Moscato, Roberto Pezzotta - si è passati alla degustazione, per convincere tutti, anche chi non lo aveva mai assaggiato, che il Moscato di Scanzo merita una festa grandiosa, perché è un vino unico, pregiato, che nasce in una zona bellissima a due passi dalla città.
Nella foto, da sinistra: Angelica Cuni, Roberto Pezzotta, Davide Casati e Edoardo Raspelli
Soprattutto il successo lo meritano gli scanzesi (produttori e semplici cittadini) che con tanta passione e convinzione partecipano alla valorizzazione del vino e del territorio. Confermata anche quest’anno la collaborazione con L’Eco Cafè, la redazione mobile de L’Eco di Bergamo. A disposizione dei visitatori saranno presenti giornalisti interessati a raccogliere storie e narrazioni riguardanti il paese e la sua gente. Nella postazione Mogi sarà possibile degustare un buon caffè. Negli stessi spazi potrà continuare la collaborazione con il Comune per il progetto Storylab de L’Eco di Bergamo, che prevede la digitalizzazione di fotografie d’epoca, scattate a Scanzorosciate sino agli Anni Settanta. L’obiettivo è costituire un archivio fotografico digitale della provincia di Bergamo per conservare e valorizzare la memoria storica dei nostri luoghi e della nostra gente.
Fonte: italiaatavola.net